Il piano della Lega di Serie A: ripartenza del campionato il 2 maggio con il ritorno sui campi a metà aprile. Si attende il rinvio degli Europei.
ROMA – Il piano della Lega di Serie A sulla ripartenza del campionato sembra essere molto chiaro. Secondo quanto riportato da Repubblica, in via Rosellini si pensa di ricominciare il 2 maggio con un ritorno sui campi di calcio a metà aprile. Troppo presto immaginare una ripresa degli allenamenti già la prossima settimana con molte squadre in quarantena e soprattutto casi positivi da verificare.
La certezza la si dovrebbe avere il 23 marzo dopo l’ennesimo Consiglio Federale ma il vertice previsto con l’Uefa il 17 potrebbe essere il passo decisivo per far slittare la ripartenza a maggio. Tempi forse più brevi in Serie B per la presenza dei play-off da disputare.
Aumentano i positivi in Serie A
La decisione di far slittare la ripartenza è stata presa dopo i primi casi positivi di coronavirus. Situazione critica in casa Sampdoria con otto tesserati che hanno contratto l’infezione. La società doriana, comunque, ha ribadito di voler mantenere il massimo riserbo sulla vicenda e per questo non saranno rilasciati più comunicati.
I controlli sono in corso in tutte le compagini anche per verificare eventuali casi ansintomatici.
Tommasi chiede alle società di posticipare le convocazioni
Lo scontro tra società e assocalciatori non si ferma. Damiano Tommasi ha chiesto alle società di ritardare la convocazione dei tesserati visto l’emergenza e soprattutto il fatto che difficilmente si ritornerà in campo ad allenarsi prima della metà di aprile.
“Se la convocazione – si legge nel comunicato di Aic – è volta ad ottenere il rifiuto dai calciatori per poter poi procedere con la decurtazione degli emolumenti significa che stiamo raschiando il fondo del barile della dignità. Tradotto, oggi in Italia ci sono ancora società calcistiche che sono vergognosamente irresponsabili“.
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